L'Irlanda non è solo un'isola stupendamente verde dove abita il popolo più ospitale del mondo; non è solo la bellezza del sublime Connemara, il suggestivo anello del Kerry, le vertiginose scogliere di Moher o il paesaggio lunare del Burren. E' anche la terra dove racconti e leggende si mescolano con la realtà, dove la birra Guinness regna regina, dove l'aria pura e tersa vi invita a rilassarvi e a godere i valori semplici della vita quotidiana: valori dimenticati che vi invitiamo a riapprezzare dal vivo.
Circa tre milioni e mezzo di Iralndesi abitano in un'area di meno di un quarto dell'Italia. Più di un milione vivono a Dublino, immaginate le strade, tranquille e senza traffico: incontrerete tanta e tanta gente mai vista prima che vi sorride e vi augura buona giornata.
State organizzando la vostra vacanza in Irlanda e volete sapere quali luoghi sono assolutamente da non perdere? State “affogando” nelle pagine della vostra guida e non sapete da dove cominciare?
Abbiamo selezionato per voi una serie di località imperdibili da inserire nel vostro itinerario di viaggio, un elenco cui potrete attingere in base ai vostri gusti ed interessi: paesaggi mozzafiato, castelli affascinanti, villaggi pittoreschi, interessanti siti archeologici e città da scoprire!
L’isola irlandese è suddivisa in 4 regioni, composte a loro volta da 32 contee.
La regione dell’Ulster, che spesso viene superficialmente indicata come “Irlanda del Nord“, ha in realtà solo 6 contee sotto il controllo del Regno Unito (Antrim, Derry, Tyrone, Fermanagh, Armagh, Down), mentre le restanti 3 (Donegal, Cavan e Monaghan) fanno ancora parte della Repubblica d’Irlanda.
Se cercate un’immagine rappresentativa dell’Irlanda, dovete pensare al Connemara.
Questo angolo d’Irlanda infatti racchiude tutta l’essenza irlandese, fatta di una dolcissima e poetica unione di mare e di terra. Infatti esistono due diversi modi di visitare il Connemara, entrambi imperdibili e capaci di regalare paesaggi assolutamente spettacolari.
Da una parte c’è una costa incredibilmente frastagliata: la parola Connemara significa in gaelico Insenature del Mareed è proprio così. La costa è tutto un susseguirsi di piccole insenature e spiaggette dalla sabbia bianca come Dog’s Bay, nascoste alla vista dei turisti frettolosi, villaggi di pescatori come Roundstone e Carna, dove le barche ondeggiano sonnolenti e tante baie disseminate di piccole isolette, alcune delle quali (come Lettermore, Gorumna e Lettermullan) sono unite alla terraferma con ponti o strette penisole che si diramano nel mare come dita. L’itinerario costiero vi porterà dalla Kilkieran Bay fino a Clifden e la spettacolare veduta dell’unico fiordo dell’isola, a Leenane.
Un angolo davvero suggestivo del Connemara è proprio la Kilkieran Bay: dopo aver visitato Coral Strand, una spiaggia interamente composta da coralli e frammenti di conchiglie, questa baia si aprirà a voi come un vero e proprio labirinto. Infatti è composta da una serie di piccole isolette di una bellezza sconvolgente (anche per il senso di totale solitudine e isolamento) collegate fra di loro da stradine rialzate e ponticelli. Attenzione al rischio di perdervi e di impiegare diverso tempo prima di riuscire a rimboccare la strada principale in direzione di Carna.
Non perdetevi anche la sublime costa settentrionale del Connemara, da molti saltata frettolosamente: qui i paesaggi montani, austeri e selvaggi si uniscono con l’impetuoso panorama dell’oceano. Appena fuori Clifden inizia laSky Road, un percorso ad anello che segue un aspro paesaggio costiero, selvaggio e solitario ma di un bellezza sconfinata. Lungo i 12 chilometri di questo percorso potrete ammirare splendidi paesaggi in compagnia solo del vento e delle pecore. Il giro può essere fatto anche in bicicletta.
La Renvyle Peninsula, piccola e poco conosciuta, nelle giornate limpide sa regalare un caleidoscopico gioco di colori: il mare color cobalto, il bianco della spiaggette come la splendida mezzaluna di Rosroe Qay, il cielo dalle tante tonalità di azzurro, lo smeraldo accecante dell’erba che ondeggia al vento, le colline di scuro marrone come la torba e il color ardesia delle rocce modellate dal mare e dal vento, il giallo della ginestra che ricopre i prati intorno al Lough Fee.
Procedendo invece nel cuore del Connemara troverete una caleidoscopica veduta: un paesaggio verdissimo e selvaggio, costellato di torbiere disseminate di stagni e profondi laghetti, con i campi suddivisi dai tipici muretti in pietra all’interno dei quali pascolano in libertà pecore e montoni.
A fare da cornice la catena dei Twelve Bens si erge come una maestosa corona su questa terra famosa per i suoi pony e per i suoi incantati paesaggi. Qui i colori cambieranno con il repentino mutare della luce e delle nuvole portate dal vento impetuoso che soffia dall’oceano regalandovi vedute assolutamente spettacolari in cui l’azzurro del cielo si riflette nei tantissimi specchi d’acqua che punteggiano la terra scura di torba, incantevoli laghi, come Lough Inagh, nella panoramica Lough Inagh Valley, a nord di Recess, e Lough Derryclare.
Se amate le escursioni a piedi potete visitare il Connemara National Park, 2000 ettari di torbiere, montagne e brughiere solcati da una vasta serie di sentieri che solcano vallate e alture con percorsi a diversi livelli di difficoltà
Uno dei luoghi più suggestivi e affascinanti d’Irlanda? Le magnifiche scogliere di Moher.
Le Cliffs of Moher (Aillte an Mhothair, che significa “scogliere della rovina”, in gaelico irlandese) possiedono numeri importanti: sono lunghe 8 chilometri e raggiungono un’altezza massima 214 metri di altezza. Questa famosissima meta turistica rappresenta una tappa fondamentale da includere in un primo viaggio in Irlanda.
Camminare a strapiombo sul mare è una sensazione unica, sembra di essere ai confini del mondo e il panorama raggiunge la massima poesia quando si accendono i colori del tramonto: la maggior parte dei turisti ha già ripreso la strada del ritorno e la pace è interrotta solo dal volo degli uccelli, dal suono del vento e delle onde che s’infrangono sugli scogli.
La penisola di Dingle è uno dei luoghi più suggestivi d’Irlanda con i suoi paesaggi selvaggi e ancora quasi completamente incontaminati: qui a dominare è il mare in tempesta che s’infrange sugli scogli aguzzi e un verde intenso che abbraccia lo sguardo. In questo angolo ai confini del mondo sembra di essere protesi verso l’oceano e il clima cambia repentino a seconda del vento.
Sebbene una delle attrattive più conosciute sia il delfino Fungi, celebre “abitante” della Dingle Bay, i luoghi che vi stupiranno e che lasceranno un ricordo indelebile nella vostra memoria sono i paesaggi costieri che portano alla meravigliosa Slea Head, il punto più occidentale della penisola. Oppure la strada che prosegue fino a Ballyferriter e alle Three Sisters Headland, tra francobolli di terra dalle mille tonalità di verde e un mare turchese che incornicia questo stupendo tratto di costa.
Per visitare la penisola di Dingle si consiglia tagliare al centro passando dal Connor Pass, un valido alto e stretto che da Kilcummin porta a Dingle città: se il tempo è clemente, la vista mozzafiato spazia a nord verso i laghi glaciali, Rough Point, il monte Brandonper scendere verso sud fino a Dingle e perfino alle Skelling Islands davanti alla penisola di Iveragh.
Qui, nel cuore della Gaeltacht, troverete ancora testimonianze di antiche tradizioni e della lingua irlandese, il gaelico,vivo e parlato quotidianamente al punto che i cartelli stradali sono bilingui. Fra scorci sensazionali e una natura incontaminata potete anche ammirare diversi siti archeologici che testimoniano la vita all’età del ferro e il ritiro spirituale di santi ed eremiti che scelsero queste terre per la loro solitudine.
Inishmore, Inishmaan e Inisheer, le tre Isole Aran, si sono formate da una piattaforma calcarea staccatasi sott’acqua dal Burren ed emersa dall’Atlantico all’entrata della Galway Bay.
Si tramanda che gli imponenti forti in pietra sulle Aran Islands furono costruiti da una leggendaria tribù celtica, i Firbolgs, provenienti dall’Europa. Le isole furono roccaforti delle famiglie gaeliche O’Flaherty e O’Brien e, a parte la sempre crescente popolarità turistica, lo stile di vita è cambiato molto poco nel corso dei secoli.
Caratteristiche
Usi e costumi sono rimasti quelli di un tempo: sono state mantenute vive e attuali le antiche tradizioni e la lingua gaelica, fino a pochi anni fa gli abiti venivano ancora tessuti in casa e le scarpe fatte a mano.
Per trasformare il terreno roccioso e sterile in aree coltivabili, gli isolani hanno raccolto sabbia e fuco (un tipo di alga) e li hanno disposti a strati su piccoli appezzamenti irregolari, recintati da muri a secco.
All’agricoltura si affiancano le attività legate al mare, per le quali gli abitanti si servono di imbarcazioni leggere costruite con fasciami di legno e coperte da una tela incatramata, chiamate curraghs.
Le isole sono famose anche per i loro maglioni di lana di pecora bianca, con trame e disegni differenti che indicano il mestiere di chi li porta (oggi acquistabili in tutta Irlanda), e per il tipico costume locale: le donne indossano una camicia di flanella rossa e uno scialle incrociato,mentre gli uomini portano gilet di tweed con una cintura variopinta.
Inishmore (Big Island o Arainn)
Inishmore è la più grande delle Isole Aran, con 12 km di lunghezza e 4 di larghezza.
Kilronan, dove arrivano i battelli, è il villaggio principale, in cui si trovano posti per dormire e mangiare, oltre a pub con musica tradizionale. Sull’isola ci sono numerose attrazioni e per girarla tutta, molti turisti prendono in affitto le biciclette o, per restare in tema con le tradizioni locali, i calessi guidati da pony.
Inishmaan (Inis Meain, Middle Island)
Inishmaan è l’isola centrale, di media grandezza tra le tre. Area di lingua gaelica, come Inishmore, essa ospita degli insediamenti preistorici.
Inisheer (Inis Oirr, Eastern Island)
Inisheer è la più piccola delle isole Aran, che ospita, comunque diverse attrazioni e dove è possibile trovare luoghi per dormire e mangiare, oltre che noleggiare biciclette.
Nonostante sia diventato una delle mete turistiche più gettonate d’Irlanda, il Ring of Kerry, nella penisola di Iveragh, mantiene un fascino davvero speciale.
Questo anello di circa 200 chilometri (dalla fine della penisola di Dingle porta fino a Kenmare seguendo la strada costiera e ritorna a Killorglin passando da Killarney), è un esempio perfetto di tipico paesaggio irlandese: una dolce campagna verdeggiante che scende lenta verso il mare e punteggiata di cottage, splendide calette di sabbia bianca, vedute sconfinate sul mare e sulle isole e angoli da cui si possono godere meravigliosi panorami sul paesaggio costiero.
Non ci sono grandi mete turistiche da visitare, se non una serie di piccoli viaggi, ma quello che rende speciale questo giro è il profondo senso di libertà e di contatto con la natura che questo percorso tortuoso trasmette: ogni curva è uno spettacolo, ogni tratto presenta un altro bellissimo scorcio.
Inoltre negli ultimi anno è stata migliorata la strada e la segnaletica inserendo anche dei punti panoramici in cui è agevole sostare per fotografare il panorama.
Nella parte interna invece il paesaggio cambia: il mare lascia il posto a tanti incantevoli laghetti azzurri, circondati da un paesaggio collinare con una vegetazione rigogliosa che in primavera e in estate si accende di colori con la fioritura degli alberi e dell’erica viola.
Le stradine in salita che portano al Lady’s view sapranno regalarvi scorci magnifici su una una natura lussureggiante per portarvi fino a Killarney, cuore della penisola di Iveragh e luogo incantevole dove dedicarsi alle attività all’aria aperta all’interno del Killarney National Park.
A distanza di pochissimi chilometri dalle Giant’s Causeway si trova un’altra attrazione davvero spettacolare ma soprattutto divertente, il Carrick-a-Rede, un ponte di corda lungo 18 metri e sospeso a 25 metri sopra il mare.
Infatti fin dal 1784 collega la terraferma con un’isola rocciosa, una riserva di pesca del salmone. Questo isolotto si trova esattamente sulla rotta dei salmoni atlantici che tornano a deporre le uova nel fiume natale.
Anche se è una tipica attrazione per turisti noi ve la consigliamo lo stesso perchè unisce il divertimento alla possibilità di fare una splendida passeggiata nella natura con il vento in faccia e stupendi panorami!
Achill Island è uno degli angoli più romantici e selvaggi d’Irlanda: un luogo sperduto in balia degli elementi e della forza del mare.
Achill Island è un’isola, addirittura la più grande fra quelle che lambiscono le coste irlandesi, ma in realtà è collegata alla terra ferma da un ponte levatoio, il Michael Davitt Bridge.
Questa macchia di terra non conserva grandi cose da vedere, non aspettatevi eclatanti punti turistici, ma a chi avrà voglia di dedicarle anche solo mezza giornata, saprà regalare angoli di pura poesia.
Infatti offre ai suoi visitatori un susseguirsi di panorami mozzafiato, baie dalle acque turchesi e deliziosi, minuscoli villaggi affacciati sull’oceano.
Le Giant’s Causeway sono in assoluto uno dei luoghi più magici e originali d’Irlanda.
Più di 40000 antichissime colonne di basalto esagonali emergono dal mare in stranissime composizioni sulla costa battuta dal vento e dalle onde che s’infrangono rumorose dando vita a un quadro poetico e infinitamente emozionante. Questa incredibile formazione rocciosa è talmente suggestiva e preziosa dal punto di vista naturalistico da essere dichiarata Patrimonio dell’Unesco dal 1986.
La leggenda narra che il guerriero gigante dell’Ulster Fionn Mc Cumhaill si fosse innamorato perdutamente di una gigantessa scozzese dell’isola di Staffa e per raggiungerla avesse costruito con le sue possenti mani una strada di pietra per poterla corteggiare ogni giorno.
In realtà queste pietre così uniche sono il risultato di un’esplosione sotterranea risalente a 60 milioni di anni fa che si estese dalla Causeway fino a Staffa appunto e all’isola di Mull: un’immensa massa di basalto che in superficie raffreddandosi si solidificò in forme così regolari.
La penisola di Beara è in assoluto un luogo di infinita bellezza. Poco conosciuta dai circuiti turistici e saltata dalla grande maggioranza dei visitatori che punta dritto verso Cork, Beara incanta con i suoi paesaggi incontaminati, la natura non addomesticata e i colori da libro delle favole.
Guidare per le stradine solitarie, deserte, in compagnia solo della natura, del verde e del mare è una sensazione che vi porterete dietro come un ricordo indelebile. Qui troverete uno degli angoli più suggestivi e più autentici del sud ovest Irlanda, in cui è ancora possibile fermarsi in un piccolo pub e trovare vecchietti disposti a raccontarti la loro giornata oppure sedersi su una roccia vista mare senza case per chilometri e chilometri.
Il modo migliore per scoprire questo angolo di pura poesia è intraprendere il Ring of Beara da Kenmare. La buona segnaletica vi aiuterà a seguire il circuito che costeggia il litorale e vi farà scoprire paesaggi davvero mozzafiato. Lungo il percorso potrete ammirare laghetti, boschi, piccole baie dal blu intenso, villaggi coloratissimi e greggi di pecore che vi tagliano la strada e vi costringono a fermare la macchina.
Le nove Glens of Antrim sono uno dei piccoli gioielli di questa favolosa contea: 60 km di costa frastagliata e di natura incontaminata dove si alternano foreste, torbiere, parchi nascosti, baie incorniciate da pittoreschi villaggi , una campagna dolce e deliziosa punteggiata da chiese e castelli ricchi di storia e cultura.
Queste nove valli, tutte con un particolare nome evocativo, sapranno incantarvi con la loro unica magia: prati verdi che si gettano nel mare con ripidi pendii, torrenti vorticosi che scorrono nei boschi lussureggianti, una delizia dei sensi in cui la natura si unisce alla storia, alle leggende e alle tradizioni delle comunità delle sue valli.
Le 9 Glens of Antrim, fra magia e leggende
Ciascuna delle nove valli vanta un carattere e un fascino unici: la sua magia di questi luoghi si riflette nei nomi stravaganti che evocano canti, leggende e i misteri del passato.
Gran parte del fascino di queste valli è dato dal carattere dei suoi abitanti: qui l’isolamento geografico che ha relegato la gente del posto per secoli e la discendenza scozzese ha reso fieri e indomiti i suoi abitanti. Infatti numerosi membri di clan scozzesi si sono stabiliti lungo la costa di Antrim, portando con sè usanze e tradizioni, contribuendo a creare un ricco bagaglio di miti e leggende irlandesi che parlano di fate e folletti, avvistati più di una volta durante notti buie nell’area delle Glens, soprattutto vicino Lurigethan Mountain e Tiveragh Hill!
Glenarm
Glen of the army (valle dell’esercito).
Come tutte le valli di Antrim anche questa vallata scende ad incontrare l’oceano. Oltre al villaggio pittoresco potrete visitare il castello che è stata la sede del clan McDonnell dal 1636, e dedicarvi ad alcune passeggiate.
Infatti questa valle custodisce favolose passeggiate e viste panoramiche, raggiungibili a soli cinque minuti a piedi dal paese.
Glencloy
Glen of the stone ditches or dykes (valle dei fossati o delle dighe in pietra).
Questa grande valle spazzata dai venti è abitata fin dal neolitico, probabilmente per la notevole disponibilità di selce nelle rocce calcaree, grande risorsa utilizzata per costruire armi e utensili.
Glenariff
Glen of the plough or arable glen (valle dal terreno arato, o valle arabile).
Chiamata la regina delle Glens, è certamente la più impressionante delle 9 valli di Antrim: la sua tipica forma ad U è caratteristica delle valli glaciali, formatasi dalla calotta di ghiaccio presente qui 10.000 anni fa.
Glenballyeamon
Glen of Edwardstown (valle di Edwardstown).
La valle di Glenballyeamon scende dalle pendici della montagna di Trostan incastonata tra i versanti dei Tievebulliagh e quelli del Lurigethan per finire nel villaggio di Cushendall che si trova allo sbocco della valle.
Glenaan
Glen of the proverb or Blue Glen (valle dei piccoli guadi).
Glenaan si estende dalla montagna Aghan e scende tra Tievebulliagh e Crocknacreeva per fondersi a Glencorp, una valle bellissima in estate, quando le fioriture rosse e viola dei cespugli di fucsia colora e incendia i lati della strada dando vita a spettacoli di una bellezza straordinaria.
Glencorp
Glen of the dead (valle dei morti).
Questa valle dal nome così macabro in realtà vanta paesaggi estremamente dolci e pittoreschi, con il suo susseguirsi di campi delimitati da muretti a secco con infinite gradazioni di verdi e marroni, quasi la tavolozza di un pittore.
Glendun
Glen of the Dun river or Brown Glen (valle marrone).
Questa valle bellissima, ripida e graziosa, si snoda dalle foreste e dalle brughiere delle Slieveanorra mountain attraverso boschi e prati verdi fino a Cushendun.
Glenshesk
Glen of the sedges or reeds (valle dei falaschi o dei canneti)
Glenshesk è una valle ripida che segue il fianco orientale della montagna Knocklayd, disseminata di resti di antichi cottage inseriti in un paesaggio idilliaco che sembra uscito da una cartolina: da qui ci apre una delle migliori vedute sull’isola di Rathlin.
La valle ha visto l’arrivo di clan scozzesi e ha assistito alle loro battaglie senza fine che trovarono un epilogo con l’assassinio del capo dei McQuillan, ucciso nella battaglia di Orra nel 1583 quando il forze unite degli O’Neill, dei McQuillan e della cavalleria inglese furono sconfitti dai McDonnel e dai loro alleati irlandesi.
Glentaisie
Glen of Taisie (valle di Taisie, principessa leggendaria della Rathlin Island).
Il Glen of Taise è chiamata così dal nome della principessa Taise, figlia di un capo dell’isola di Rathlin, fanciulla di grande bellezza che si era guadagnata le attenzioni del re di Norvegia. Il sovrano aveva inviato un contingente di soldati per chiederla in sposa, ma la sua domanda venne rigettata in quanto la fanciulla era già promessa a Congal, erede del Regno d’Irlanda. Nonostante l’esercito irruppe durante le celebrazioni nuziali per rapire la principessa, il Re di Norvegia venne sconfitto e ucciso e il suo esercito fu costretto a rientrare in patria senza presa e senza guida.
E’ un breve tratto di strada nei pressi di Bregagh Armoy, aBallymoney: sembra di essere stati catapultati sul set di un film di Tim Burton.
Nel corso degli ultimi 300 anni gli alberi di faggio che ornano entrambi i lati della strada si sono curvati verso l’interno in modo quasi “magico”, intrecciandosi gli uni agli altri, a creare un tunnel ad arco naturale dove si creano meravigliosi giochi d’ombra e di luce tra i rami.
Trono di Spade
Forse non tutti sanno che questo particolare angolo di Irlanda del Nord è stato utilizzato come location nella serie tv Trono di Spade.
La storia
Questo bel viale di faggi è stato piantato dalla famiglia Stuart nel XVIII secolo.
L’antica famiglia nobiliare voleva creare un paesaggio spettacolare per impressionare i visitatori mentre si avvicinavano all’ingresso della loro villa georgiana, Gracehill House, che ora è diventato un club di golf.
Due secoli dopo, gli alberi sono diventati uno dei fenomeni naturali più fotografati in Irlanda del Nord.
La leggenda
La leggenda narra che lo spettro della Grey Lady ossessiona il sottile nastro di strada che si snoda sotto i faggi secolari.
Pare che la donna misteriosa appaia al tramonto tra gli alberi, scivoli silenziosamente lungo la strada e svanisca vicino all’ultimo albero di faggio.
Alcuni dicono che sia il fantasma di una cameriera della tenuta, morta in circostanze misteriose secoli fa. Altri credono che sia lo spirito di un defunto che proviene da un cimitero abbandonato che si nasconde nei campi vicini.
Pare che nella notte di Halloween, la Grey Lady si unisca alla passeggiata dalle anime tormentate di coloro che sono stati sepolti accanto a lei.