GIARDINI REALI DI TORINO

I Giardini Reali di Torino sono una delle attrazioni più suggestive della città grazie non solo al ricco patrimonio vegetale, ma anche per il loro alto valore storico, culturale ed artistico. Si trovano alle spalle del Palazzo Reale e di Piazza Castello, e giù questo li rende uno dei punti focali della città. Si dividono in Giardini Reali Superiori, accessibili proprio dal Palazzo Reale, ed Inferiori, fisicamente separati dai bastioni della cinta muraria. La loro storia inizia nel Cinquecento, con Torino capitale del Ducato per volontà di Emanuele Filiberto di Savoia, il quale fece realizzare il primo nucleo dei giardini che all’epoca si trovano alla periferia.

Comprendono il Giardino Ducale, a nord del Palazzo Reale, il Giardino delle Arti a est, e il Boschetto, nel settore nord-est, di matrice ottocentesca. L’arredo in pietra ha il suo fulcro nella Fontana dei Tritoni di Simone Martinez e si arricchisce di grandi vasi, statue e panchine. L’area del Giardino Ducale è il più antico dei Giardini Reali: al centro è stata collocata una fontana con zampilli, il cui bordo della vasca è composto da lastre di granito recuperate dalle cave di pietra che Guarino Guarini scelse nel XVII secolo per ricavare i marmi che decorarono la Cappella della Sindone. Il Boschetto è composto, oltre che da un sottobosco di piante da ombra, arbusti ed erbacee che creano un gioco di ombre, da grandi aiuole dalle forme regolari. Al suo interno si può ammirare l’installazione Pietre Preziose dell’artista Giulio Paolini realizzati con i marmi originali, danneggiati dal fuoco, della Cappella della Santa Sindone.

Il Giardino delle Arti ripropone invece l’impostazione assiale di viali e prospettive ideata dal progettista dei giardini di Versailles, André Le Nôtre: la lieve pendenza del viale centrale crea una spettacolare fuga prospettica che porta verso l’affascinante Fontana delle Nereide e Tritoni, realizzata nel 1755 dallo scultore Simone Martinez. Durante il corso dell’Ottocento vennero attuati altri lavori edilizi che portarono alla realizzazione di ampi viali circondanti la città per arrivare alla costituzione vera e propria degli attuali Giardini Reali inferiori: demoliti i bastioni orientali e smantellata la Cittadella, la porzione di giardino inferiore viene adattata per ospitare il Giardino Zoologico Reale, voluto da Vittorio Emanuele II. Nel Novecento ulteriori modiche della arterie viarie portarono alla destinazione di parco pubblico la zona dei Giardini Inferiori, che attualmente ospita oltre 350 alberi ad alto fusto di diverse specie o e 150 tigli. All’interno di questi giardini, l’edificio che un tempo era utilizzato come Serra Reale o Orangerie, oggi ospita il Museo Archeologico
 

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