La Louisiana è uno Stato in cui il legame con il territorio e con la storia del passato sono molto forti, di conseguenza diffuse sono le occasioni di commemorazione con musica e balli di eventi che appartengono alla storia dello stato e alle diverse popolazioni che lo abitano.
Il territorio del nord della Louisiana è costituito prevalentemente da colline e pinete verdeggianti mentre a sud si concentrano spazi più paludosi ma con il fascino legato alle influenze delle atmosfere afro-caraibiche.
La Louisiana confina il Mississipi, l’Arkansas e con il Texas, mentre nella parte meridionale le coste sono a contatto con il Golfo del Messico.
La capitale della Louisiana è Baton Rouge.
Il nome “Louisiana” deriva da Luigi XIV di Francia, in onore del quale il conquistatore Cavelier ha intitolato il territorio conquistato.
Tutta la Louisiana è attraversata dal fiume Mississipi che scorre per circa mille chilometri prima di raggiungere le acque del Golfo del Messico.
Il clima dello Stato è sub tropicale, questo significa che le estati sono molto lunghe e gli inverni miti. Un’afflizione della Louisiana sono i frequenti uragani, se ne registrano circa 50 ogni anno, oltre ai tornado che si abbattono anch’essi su queste terre con una certa frequenza annuale.
"La banda jazz di giovani studenti di musica suona in Jackson Square su di un palco improvvisato davanti a un pubblico di turisti che si fermano incantati ad ascoltare seduti sui gradini: è un’assolata giornata come un’altra nella caldacapitale del jazz che sorge sulle rive delMississippi. Nessun orario, nessun concerto, niente di programmato: a ogni angolo e in ogni locale di The Big Easy, la città dove tutto è possibile, qualcuno vi allieterà con le note di un sassofono o di una tromba o, se siete fortunati, con una voce al cui suono vi sembrerà di essere proiettati in un’altra dimensione.
E’ a New Orleans che nacque il jazz: se per centinaia di anni agli schiavi afroamericani fu proibito riunirsi, ciò non valeva in questa città che per un secolo fu soggetta alla legge francese. Fu così che in Place des Nègres (oggi Congo Square) gli schiavi potevano ritrovarsi tutte le domeniche a celebrare i loro riti con canti e balli e fu qui che alla fine dell’Ottocento le brass band, grazie alla commistione di musica occidentale e nera, diedero vita al jazz che conosciamo. Ogni estate la città si anima di eventi e concerti all’aperto: a giugno il Quartiere Francese ospita il Creole Tomato Festival, ilLouisiana Cajun-Zydeco Festival (11 e 12) e il Louisiana Seafood Festival (l’11); a luglio, in occasione della festa dell’indipendenza americana (4 luglio) si tiene l’Essence Fest che vede esibirsi i più noti cantanti afroamericani del mondo; agosto a tutta musica con il Satchmo Summer Fest (dal 4 al 7); a settembre si tiene il Ponderosa Stomp Music Festival (dal 15 al 17) e a ottobre la Voodoo Music Experience (dal 28 al 30).
Ma New Orleans non è solo musica e non è solo il divertimento del celebre Mardi Gras, il leggendario carnevale che non ha nulla da invidiare a quello di Rio de Janeiro. Questa città pigra, calda, sonnolenta è tutto il contrario di quello che vi aspettereste da una città americana. Oltre ai ritmi lenti, così diversi dagli standard di efficienza statunitensi, differisce dal resto dell’America anche per la diversa conformazione urbana: non immaginatevi highway a sei corsie, villette monofamiliari isolate e centri commerciali, dimenticate l’obbligo dell’automobile.
Tra le viuzze e le fitte e variopinte casette del Vieux Carré o il French Quarter, vi sembrerà di camminare in un angolo di Europa; a bordo del tram della St. Charles Tramway sferraglierete per il rigoglioso e verdissimo Garden District, rapiti dalla bellezza della natura e delle antiche dimore riccamente decorate in ferro battuto, che sembrano ormai aver dimenticato l’apocalisse dell’uragano Katrina. New Orleans poi è anche gastronomia, con una delle cucine più gustose (e caloriche) di tutti gli Stati Uniti: per i visitatori è d’obbligo assaggiare la gumbo soup, a base di pesce, e lajambalaya, una specie di paella arricchita da piccante salsiccia. New Orleans, infine, è l’unica città dove convivono pacificamente chiese cattoliche e negozi vodoo: in proposito, è sconsigliabile perdersi la visita ai pittoreschi cimiteri della città, che ospitano tombe cattoliche e vodoo, mentre per calarsi a fondo in una certa misteriosa atmosfera della città è altrettanto raccomandabile farsi raccontare le sinistre storie di fantasmi che tuttora popolano le antiche case del Quartiere Francese."
Curiosità
In Lousiana si parlano due lingue principali: l’inglese e il francese. Più esattamente non il francese della Francia ma il cosiddetto cajun, ovvero la lingua dei coloni francesi esiliati ad opera dei britannici dal Canada e che, raggiunte queste terre, si sono integrati con i nativi.
ORIGINE NOME: Nel 1682 Robert Cavelier Sieur de La Salle, esploratore francese, scoprì la regione e la chiamò cosi in onore di Luigi XIV. |
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SOPRANNOMINATO: "The Pelican State" |
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CAPITALE: Baton Rouge |
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ALTRE CITTA’: New Orleans |
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MEMBRO UNIONE DA: 30 aprile 1812 (18mo stato) |
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POPOLAZIONE: 4.372.035 |
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NUMERO CONTEE: 64 |
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PERSONE POVERE: 18,4% |
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MOTTO: "Union, justice, and confidence" |
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ALBERO: Bald Cypress |
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UCCELLO: Brown Pellican |
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FIORE: Magnolia |
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CANZONE: Give Me Louisiana |
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LA BANDIERA: La bandiera è formata da un gruppo di pellicani che sono gli uccelli simbolo dello Stato. Sotto vi è il motto della Louisiana "Unione, giustizia, fiducia". La bandiera è stata adottata nel 1912. |
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ECONOMIA
– AGRICOLTURA: Frutti di mare, cotone, soia, bestiame, canna da zucchero, pollame ed uova, latticini, riso. |