TIBET : IL TETTO DEL MONDO E IL TRENO DEL CIELO

 
Fantastico itinerario che combina le mete classiche della Cina all'avventuroso viaggio in treno (27 ore) che collega Lhasa con la Cina. A Lhasa è prevista una sosta di tre notti per la visita dei suoi monumenti più spettacolari. Un viaggio per intenditori, veloce e divertente; Un viaggio di conoscenza e scoperta verso la Cina classica con le sue città principali ed il Tibet, Tetto del Mondo, sulle vette sacre del Buddismo, alla ricerca della spiritualità che pervade questi luoghi dai paesaggi mistici. Un itinerario affascinante che riannoda il filo che conduce alla via sacra della conversione.»
      
 
 
IL TIBET

Questo affascinante Paese è rimasto per secoli misterioso e intatto a causa delle difficoltà a raggiungere la zona. Capitale della regione autonoma del Tibet, Lhasa è un piccolo centro di soli 60.000 abitanti situato a circa 3.600 metri a ridosso di un gigantesco altopiano ai piedi dell'Himalaya, la zona più elevata della Terra. Definita “la terra degli Dei”, Lhasa è un recinto sacro, dentro il quale scorre giorno e notte la corrente dei fedeli. Il monastero più antico della città è il Jokhang, la cattedrale del buddismo tibetano, epicentro della vita sociale e spirituale della città e del Paese. Una vera meraviglia architettonica a nord-ovest della città, è il Potala, residenza, palazzo, fortezza e monastero del Dalai Lama. A Nord, dall'altopiano del Tibet settentrionale, si possono ammirare laghi e vette con nevi eterne. Situata a 3.950 metri di altitudine, Gyantze è la cittadina del Tibet più genuinamente tibetana, grazie ad uno scarso insediamento cinese. Storicamente al centro di importanti strade carovaniere e dominata da un imponente forte che gli inglesi consideravano tra le roccaforti più difficili da espugnare in Asia centrale. I principali punti di interesse sono il Monastero Palkhor Chode, vera cittadina che un tempo ospitava mille monaci, e il Kummbun che è annesso al monastero e va visitato percorrendo in meditazione i vari piani in senso orario proseguendo verso la cima sovrastata dagli occhi del buddha. Seconda città del Tibet, Xigatze, ha subito una forte influenza cinese, chiaramente visibile dallo stile dei fabbricati. È la sede del Panchen Lama, la seconda autorità religiosa e civile del Tibet teocratico, abate del Monastero di Tashilumpo, rinomato centro del lamaismo dove l'attività ferve tutto il giorno. Interessante la visita della cappella del Buddha del Futuro, con la più alta statua buddista di bronzo del mondo, delle cucine, dei numerosi cortili dove si svolgono talvolta funzioni religiose e dibattiti filosofici. Da Xegar e' inoltre possibile tra i grandiosi scenari dell'altopiano tibetano, valicando passi panoramici, giungere a Rongbuck , il più alto monastero abitato posto ai piedi della parete nord della più alta montagna del mondo, l'Everest.
 
IL VIAGGIO

 
Caratteristiche: Fantastico itinerario che combina le mete classiche della Cina all'avventuroso viaggio in treno (26 ore) che collega Lhasa con la Cina. A Lhasa è prevista una sosta di tre notti per la visita dei suoi monumenti più spettacolari. Un viaggio per intenditori, veloce e divertente.
 
Consigliato a
: In Tibet si raggiungono altitudini elevate, superiori ai 3.500 metri slm; il viaggio è da sconsigliare a chi soffra di disturbi cardiaci o di pressione. Le guide locali in Tibet non parlano italiano; sarà compito della guida nazionale provvedere alla traduzione. In treno la sistemazione è prevista in scompartimenti da sei cuccette ciascuno.
 
 
 
   
 
 
IL PERCORSO IN TRENO

 
La linea ferroviaria Pechino-Lhasa, nota anche col nome di Linea del Qinghai-Tibet, Treno del Cielo o Tibet Express è una linea ferroviaria che collega Xining, capitale della provincia cinese del Qinghai, con Lhasa, capitale del Tibet. In tutto la linea serve 44 stazioni e può essere percorsa da otto treni contemporaneamente.
L'idea della ferrovia nacque da Mao Zedong, che intraprese alla fine degli anni cinquanta la costruzione del "Treno dei Cieli", ma che, a causa dei costi e dei problemi tecnici derivanti dal suolo impervio delle montagne himalayane, dovette abbandonare l'impresa limitandosi al tratto tra Xining e Golmud (815 km), concluso nel 1984, e il collegamento di Xining con Pechino. La Ferrovia del Tibet è la prima e unica ferrovia che collega il Tibet alle altre città cinesi. La seconda tratta, quella più ostica, di 1.140 km è stata cominciata nel 2001 e terminata nel 2006.
Essa è attraversata da treni speciali, con carrozze pressurizzate come negli aeroplani e dotate inoltre di bombole d'ossigeno e protezione contro i raggi UV, dato che l'80% della ferrovia è collocato a un'altitudine di oltre 4.000 m sul livello del mare.
La Golmud-Lhasa, infatti, è la strada ferrata più alta del mondo, poiché raggiunge il livello record di 5.072 m sul livello del mare (presso il Passo di Tanggula, sede della più alta stazione al mondo), superando anche il record di altitudine, pari a 4.800 m, della ferrovia andina Lima-Huancayo, ora non più in funzione. I binari collegano le due città secondo un percorso lungo 4.200 km, che garantiscono il record per la maggiore distanza coperta da una singola tratta: nonostante la Transiberiana con i suoi 9.200 km sia complessivamente più lunga, non ha tratte superiori ai 2.000 km. Lunghi tratti della colossale opera sono adagiati su permafrost, ovvero ghiacciai permanenti, con temperature di decine di gradi sottozero. Sono stati scavati 7 trafori (tra cui il Tunnel Fenghuoshan, la galleria posta alla maggiore altezza al mondo, un tunnel di 1.338 metri a 4.905 metri di altezza) e ben 286 ponti per consentire l'attraversamento delle brulle, ostili e incontaminate montagne tibetane.
Entro 5 anni la linea si addentrerà ulteriormente nel Tetto del Mondo. Sono utilizzati 361 vagoni di cui 61 destinati ai turisti, con ampie vetrate panoramiche. Si tratta di speciali treni diesel, che coprono l'intera tratta in circa 47 ore ad una velocità massima compresa tra i 100 e i 120 km/h.
Caratteristiche: Questa parte del percorso è oggi caratterizzata dall'avere l'80% del percorso a quota superiore ai 4000 metri, per una distanza complessiva di 960 km di ferrovia in alta quota. La tratta comprende anche 160 km su 675 ponti, necessari per sorpassare i numerosi fiumi e torrenti che provengono dai monti.
Oltre il 50% della tratta non poggia su normale massicciata, ma direttamente sul terreno che data la temperatura minima invernale di 45° sotto lo zero è permanentemente ghiacciato (permafrost). Questa scelta, effettuata per limitare i costi di impianto e la necessità di infrastrutture, ha però creato altri problemi, dato che d'estate lo strato superiore del permafrost si ammorbidisce, compromettendo la stabilità dei binari. Per questo le rotaie sono state leggermente sopraelevate e sono stati posti nel terreno tubi dove nei periodi meno freddi viene fatto circolare azoto liquido. Inoltre si è dovuto intervenire su parte dei terrapieni in permafrost applicando specchi metallici riflettenti o pietre (per diminuire l'assorbimento di radiazioni luminose) e inserendo tubi in calcestruzzo in grado di favorire l'evacuazione del calore.
Queste soluzioni si sono rivelate molto costose, e non pienamente efficaci, tanto che sono già in studio alcune significative modifiche per fronteggiare il previsto aumento di temperatura globale dei prossimi decenni. Inoltre, i tunnel di sottopassaggio costruiti sotto la linea per favorire le migrazioni di animali si sono dimostrati inefficaci, e non sono rare soste di diverse ore per consentire il passaggio di mandrie di antilopi tibetane. La presenza della ferrovia è vista come una minaccia per questa specie in via di estinzione, dato che si prevede porti un aumento della caccia e che stia emergendo un cambiamento nelle abitudini migratorie delle comunità di esemplari rimasti.
L'intera tratta si trova su zona fortemente sismica, specie nella zona del Kunlun, per cui è controllata da una rete di centraline in grado di bloccare il transito in caso di scosse. Secondo le fonti ufficiali la costruzione della linea non ha causato alcun incidente sul lavoro, né con vittime né con feriti. Il presidente cinese Hu Jintao ha presentato l'opera come un trionfo, che avrebbe consolidato l'"unità nazionale" (un rimando alla questione della Grande rivoluzione culturale e all'invasione del Tibet).
Molti esperti, oltre che ambientalisti, hanno criticato l'opera, poiché si prevede porterà in futuro ad un incremento della urbanizzazione nella città di Lhasa, che da un decennio si sta trasformando in una vera e propria metropoli posta però in un ecosistema complessivamente molto fragile. Questo ha anche complesse implicazioni politiche, in quanto si prevede che la facilità di accesso alla città in espansione offerta agli emigranti di Shanghai, Pechino e Canton trasformerà rapidamente la popolazione tibetana in una semplice minoranza etnica, suggellando di fatto l'inclusione del Tibet nei confini della Repubblica Cinese
I convogli: Inizialmente l'amministrazione cinese aveva previsto di utilizzare treni riadattati alle condizioni estreme, ma la rarefazione dell'aria in alta quota avrebbe seriamente compromesso l'efficienza dei motori diesel, e l'elettrificazione della linea era una impresa impensabile per l'estensione dell'opera. Date le condizioni estreme di esercizio, quindi, ogni convoglio ha alla testa tre potenti motrici speciali accoppiate, e solo 17 carrozze al traino. Per la nuova linea sono stati quindi commissionati dieci locomotori speciali costruiti dalla General Electric in Pennsylvania, negli USA, che possono raggiungere i 120 km/h sulla linea ma che vengono limitati per ragioni di sicurezza a 100 km/h sulle tratte su permafrost.
La società aeronautica canadese Bombardier ha poi fornito 361 carrozze pressurizzate e climatizzate, con vetri ad alta protezione contro i raggi ultravioletti: poiché comunque la pressurizzazione non è sufficiente a mantenere condizioni ottimali per tutto il viaggio, sono ammessi a bordo solo passeggeri con un certificato di buona salute e viene fornita ad ogni passeggero una riserva di ossigeno. Ciononostante, nei primi mesi di servizio si sono verificati diversi malori tra i passeggeri. Tutta la parte inferiore del convoglio è carenata, per limitare i danni provocati da infiltrazioni di sabbia e neve. Le prime corse del servizio non sono state esenti da problemi.
 
 
 
PROGRAMMA DI VIAGGIO
 
 
1. GIORNO: ITALIA - PECHINO
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Partenza con volo di linea per Pechino. Pasti e pernottamento a bordo. (volo intercontinentale non incluso nella quota di partecipazione)
 
2. GIORNO: PECHINO
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Prima colazione a bordo. Pranzo libero e cena in ristorante. 
Arrivo a Pechino, incontro con la guida parlante italiano e trasferimento in hotel. Sistemazione nella camera riservata. Capitale della Repubblica Cinese, con i suoi 18 milioni di abitanti, Pechino è il fulcro del paese e ne e' centro non solo politico ma anche intellettuale e culturale. 
A seguire si visiteranno l'immensa Piazza Tien an Men (la più grande piazza al mondo, 44 ettari dai quali si accede al Mausoleo di Mao ed alla Città Proibita), e la Città Proibita. Immensa come può essere una città imperiale di 723 mila mq., lunga 960 metri e larga 750 metri, conta 117 cortili, 650 porte migliaia di stanze (la leggenda vuole siano 9999), la Città Proibita costituisce un rettangolo perfetto nel cuore di Pechino. Rientro in hotel cena e pernottamento. 
 
3. GIORNO: PECHINO - GRANDE MURAGLIA - PECHINO
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Prima colazione in hotel. Pranzo in ristorante e cena libera. 
Intera giornata dedicata all'escursione con guida parlante italiano alla Grande Muraglia di Badaling.Lunga oltre 6000 km e considerata una delle meraviglie del mondo, la Wanli Changcheng fu costruita a partire dal 220 a.C. All'edificazione presero parte oltre 300 mila uomini, per un periodo che durò oltre 10 anni e che si concluse nell'epoca Ming. La spiegazione più frequente e' che essa fu innalzata per contenere i barbari delle steppe mongoliche, ma questo enorme serpente architettonico fu anche una preziosa via di comunicazione protetta dagli assalti, che facilitò enormemente i contatti e gli scambi fra le genti. Nel pomeriggio, lungo la via del rientro, sosta per la visita delle Tombe Ming e della Via Sacra. Grande necropoli che ospita le spoglie di 13 dei 16 sovrani della dinastia Ming, è preceduta dalla cosiddetta “Via degli Spiriti”, lunga oltre 7 km, e fiancheggiata da statue di militari, dignitari di corte e animali mitici. In serata si assisterà ad uno spettacolo di Kungfu. Al termine rientro in hotel e pernottamento.
 
4. GIORNO: PECHINO - XI'AN
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Prima colazione. Pranzo in famiglia residente negli Hutong e cena libera.
Al mattino visita al Tempio del Cielo, uno dei simboli della città ed una vera e propria meraviglia dell'architettura cinese. Con un diametro di 30 metri e ricoperto da 3 diversi tetti circolari in blu cobalto, è il luogo dove gli imperatori venivano ad attendere il solstizio d'estate e la prima luna dell'anno, a chiedere ricchi raccolti ma anche a celebrare le grandi vittorie e i grandi eventi, in segno di ringraziamento. Al termine trasferimento nella zona degli Hutong e pranzo presso una famiglia locale. Nel pomeriggio trasferimento in aeroporto e partenza per Xian con volo nazionale. Arrivo e trasferimento in hotel, nelle camere riservate. Pernottamento in hotel.
   
5. GIORNO: XI'AN
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Prima colazione in hotel. Pranzo in ristorante e cena libera. 
Intera giornata dedicata alla visita di Xian con guida parlante italiano. Capitale dell'impero per oltre mille anni, meta tra le più spettacolari di tutta l'Asia, Xian è stata centro culturale e artistico della Cina ed oggi ne rappresenta la storia nella sua interezza. Si visiteranno: la Piccola Pagoda dell'Oca Selvaggia e il famosissimo Esercito di Terracotta di Lingtong, fatto costruire da Qin Shi Huang Ti davanti al suo tumulo nel III secolo a.C. La sua scoperta fu del tutto casuale: nel 1974 alcuni contadini che stavano costruendo un pozzo trovarono dei frammenti di terracotta. Proseguimento con la Moschea e le famose Mura. Rientro in hotel e pernottamento.
   
6. GIORNO: XI'AN - XINING
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Prima colazione. Pranzo cinese in ristorante e cena libera. 
Trasferimento in aeroporto e partenza con volo nazionale per Xining. All'arrivo, tour panoramico della città, che include la Grande Moschea e il Tempio di Beishen, dal quale si gode una bella vista sulla città. Al termine trasferimento in hotel e sistemazone. Pernottamento. 
 
7. GIORNO: XINING - LHASA
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Prima colazione in hotel. Pranzo in ristorante locale e cena libera. 
Al mattino visita del monastero di Ta'er, bel complesso situato a 26 km circa da Xining e che comprende un tempio con tegole dorate, alcuni stupa e una sala che ospita sculture realizzate con il burro di yak, forma artistica tradizionale tibetana. Nel primo pomeriggio trasferimento alla stazione ferroviaria e imbarco sul treno delle h.15.05 diretto a Lhasa, che attraversa l'altipiano del Qinghai-Tibet. Pernottamento in treno, con sistemazione in cuccette scompartimenti da 4 posti.  
 
8. GIORNO: LHASA
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Prima colazione, pranzo e cena liberi. 
Arrivo a Lhasa. Trasferimento in hotel e sistemazione. Il resto della giornata è a disposizione per potersi acclimatare ed abituarsi all'altitudine. Pernottamento.
 
9. GIORNO: LHASA
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Prima colazione in hotel. Pranzo cinese in ristorante. Cena libera. 
La mattinata sarà dedicata alla visita del Palazzo del Potala, uno dei simboli del  Tibet in quanto residenza invernale del Dalai Lama: si tratta di un'imponente struttura che sovrasta le pendici della Montagna Rossa e domina tutta Lhasa. Al termine, proseguimento della visita con il Monastero di Jokhang con una passeggiata a   Barkor Street, il pittoresco e vivace mercato cittadino, dove si incontrano tibetani nei   loro abiti tradizionali e si può curiosare fra le bancarelle colme di manufatti dell'artigianato locale. Rientro in hotel e pernottamento.
10. GIORNO: LHASA - LAGO YAMDROK - GYANTSE
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Prima colazione in hotel. Pranzo tipico in ristorante. Cena libera. 
La mattina si lascia Lhasa attraversando la vastità dell'altipiano tibetano, che regala scenari mozzafiato, per arrivare al Lago Yamdrok, uno dei 3 laghi sacri del Tibet, situato nell'area di Lhoka a 4.441 m di altitudine: si tratta del lago più grande della regione himalayana settentrionale. Sosta fotografica per godere del panorama. Proseguimento per Gyantse. All'arrivo a destinazione, sistemazione in hotel di categoria turistica e pernottamento. 
 
11. GIORNO: GYANTSE - SHIGATSE
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Prima colazione in hotel. Pranzo cinese in ristorante. Cena libera. 
Al mattino visita del Monastero di Palkhor Chode, che conserva un meraviglioso stupa a base ottagonale risalente all'inizio del XV secolo. Al termine, proseguimento per Shigatse, a circa 2 ore di auto; all'arrivo, visita del celebre monastero di Tashilhunpo, fondato dal primo Dalai Lama nel 1447 e sede del Panchen Lama, una delle più alte personalità religiose tibetane. Trasferimento e sistemazione in hotel di categoria turistica. Pernottamento. 
 
12. GIORNO: SHIGATSE - LHASA
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Prima colazione in hotel. Pranzo cinese in ristorante. Cena libera.
Rientro a Lhasa (circa 5 ore in auto). Durante il trasferimento, sosta per il pranzo. All'arrivo a Lhasa, trasferimento e sistemazione in hotel di categoria turistica superiore. Pernottamento. 
 
13. GIORNO: LHASA -CHENGDU
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Prima colazione in hotel, pranzo cinese in ristorane e cena libera.
Trasferimento in aeroporto in tempo utile e volo diretto per Chengdu: visita al Centro Ricerche sulla riproduzione dei panda giganti, dove gli studiosi cercano di preservare questa specie in serio pericolo di estinzione e dove gli orsi hanno a disposizione un territorio piuttosto vasto, ricco di boschi di bambù. Il celebre animale divenuto il simbolo della Cina non ha infatti vita facile e rischia l'estinzione in seguito alla drastica riduzione delle foreste di bambù, suo alimento principale. Il centro nasce per la difesa, la tutela e la cura del panda gigante e ne ospita diverse decine, inclusi diversi cuccioli. Al termine rientro a Chengdu, sistemazione in hotel e pernottamento.
 
14. GIORNO: CHENGDU
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Prima colazione in hotel, pranzo cinese in ristorane e cena libera.
Intera giornata dedicata alla visita di Leshan, meta di pellegrinaggi per i fedeli di tutta l'Asia, che vengono ad adorare la gigantesca statua del Buddha (71 m di altezza) scolpita nella montagna e situata alla confluenza di 2 fiumi. Rientro in hotel e pernottamento. 
 
15. GIORNO: CHENGDU - SHANGHAI
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Prima colazione in hotel. Pranzo e cena liberi.
Trasferimento in aeroporto ed imbarco sul volo nazionale per Shanghai; all'arrivo, tour panoramico di questa metropoli con visita al Bund ed ai bellissimi palazzi coloniali che si affacciano sulle rive del fiume Huang Pu. Al termine trasferimento in hotel, sistemazione nelle camere riservate. Tempo a disposizione e pernottamento.
 
16. GIORNO: SHANGHAI - ITALIA
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Prima colazione in hotel. Pranzo e cena libera.
Trasferimento in aeroporto e partenza con volo per l'Italia. Arrivo in serata.
  
 
 
 
Le sistemazioni

Pechino: Hotel Grand Mercure Dongfang  5 stelle
Xi'an: Hotel Golden Flower by Shangri-La 5 stelle 
Xining: Hotel Jianyin 4 stelle        
1 notte in treno  
Shigatse: Hotel Zha Xi Quta 4 stelle
Gyantse: Hotel Yadi 3 stelle        
Lhasa:  Hotel Jardin Secret  4 stelle 
Chengdu: Hotel Holiday Inn Express Wuhou 4 stelle 
Shanghai: Hotel Grand Mercure Zhongya 5 stelle 

Gli hotel potranno essere sostituiti da similari di pari categoria.  
    
Partenze e Quote
 
 16 giorni/14 notti
Con guida nazionale cinese parlante italiano
Partenze
Quota per persona in camera doppia
Supplemento camera singola
 
 
 
20 maggio 2017
€ 3.430
€ 730
17 giugno
€ 3.430
€ 730
19 e 29 luglio
€ 3.490
€ 730
5 e 19 agosto
€ 3.490
€ 730
16 settembre
€ 3.430
€ 730
7 ottobre
€ 3.430
€ 730
 
Quote valide al raggiungimento dei 10 partecipanti

Supplemento per persona in camera doppia con minimo 6 partecipanti € 530
Supplemento per persona in camera doppia con minimo 4 partecipanti € 1.190


È necessario il visto d'ingresso per la Cina ( € 180)

 La quotazione è stata calcolata sulla base del cambio Euro/Yuan-Rmb ( 1 Eur / 7,00 Yuan-Rmb )
Eventuali cambiamenti (+/-3%) delle tariffe aeree 
o dei tassi di cambio verificatisi 21 giorni prima della partenza daranno diritto ad adeguamento.
La quota comprende
- Voli interni, quando indicati, in classe economica 
- Franchigia bagaglio (in Cina 20Kg) 
- Trasferimento in treno, con sistemazione in cuccetta 
- Sistemazione in hotels indicati o similari, in camera doppia con trattamento di pernottamento e prima colazione 
- Pasti come da programma 
- Trasferimenti , visite come da programma 
- Ingressi per le visite indicate 
- Guida Nazionale parlante italiano per tutta la durata del viaggio  
- Itinerario come da programma, salvo variazioni indipendenti da nostra volonta' 
- Tasse locali 
- Spese ottenimento visto Tibet (dovra' esserne fatta richiesta almeno 1 mese ante partenza, presentando copia del Visto Cina gia' ottenuto) 
- Assicurazione Medico/Bagaglio base

La quota non comprende
- Volo intercontinentale in classe economica

- Tasse aeroportuali 
- Pasti non indicati - Bevande 
- Mance - in Cina sono obbligatorie (ca. € 5,00 al giorno per persona per guida ed autista) 
- Visto per l'Ingresso in Cina (passap. con validita' 6 mesi + 2 fototessera + 1 Modulo compilato per persona) € 180
- Assicurazione contro penali di annullamento
- Iscrizione € 50 
- Tutto quanto non espressamente menzionato alla voce "la quota comprende"
     
 

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